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Metapolitica

L’abbruttimento dell’ideologia del medesimo e dell’universalismo occidentale

L’abbrutimento di un’epoca ha varie motivazioni, nei mezzi adoperati sempre la prepotenza – l’eccesso (hybris) appartiene alla sua natura – ma la questione dirimente è nello scopo. Ogni teoria che consideri le differenze (tra gli individui, i popoli, le culture) come qualcosa di nocivo è il presupposto paranoico dell’ideologia del medesimo, per cui le persone come le comunità sono obbligate ad essere uniformi, in modo da poter imporre loro le stesse istituzioni politiche, economiche e sociali.

L’universalismo occidentale postula che gli esseri umani appartengano all’umanità in modo tanto astratto quanto poi annichilito, mentre in realtà vi appartengono in maniera mediata, solo per il tramite d’una cultura. Il risultato dell’attuazione dell’ideologia del medesimo è l’avvento dell’uomo intercambiabile, deietto e di un mondo unidimensionale, cinico, per la cui realizzazione si è disposti alla volontà di potenza sugli altri, che è l’inverso del potere su di sé, cioè la civiltà dell’Essere, il senso del limite e la dignità dello spirito.

Le identità sono plurali o non sono e, soprattutto, sono riconosciute per quello che sono. Questa è la causa dei popoli, contro l’omologazione, che si riconosce in una visione del mondo multipolare, nel rispetto delle diversità, opponendosi all’egemone.

Mille sono le verità, uno solo l’errore.

Eduardo Zarelli

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