Questa è la domanda di fondo della presentazione del terzo volume della Rivista La Fionda, che trovate in libreria e su tutti gli store online. Il fallimento del governo gialloverde, la sconfitta di Trump e l’arrivo di Draghi dopo il Conte 2, oltre al ridimensionamento di esperienze come quella di Podemos, Corbyn e Sanders, hanno portato molti osservatori a indicare come finito il cosiddetto «momento populista». Recentemente però le elezioni francesi hanno dato un’indicazione che potrebbe andare in una direzione differente, con Melenchon e Le Pen che al primo turno hanno preso una percentuale di consensi che sommata rappresenta più della metà del paese. Ne hanno discusso due ospiti d’eccezione e autori dell’ultimo numero cartaceo de La fionda:
– Marco Tarchi: noto politologo. Insegna Scienza politica, Comunicazione politica e Teoria politica nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze e dirige le riviste «Diorama» e «Trasgressioni». I suoi libri più recenti sono “L’Italia populista. Dal qualunquismo ai girotondi” (Bologna 2003) e “Fascismo. Teorie, interpretazioni e modelli” (2003) e “Anatomia del populismo” (2019).
– Pasquale Serra: insegna Storia del Pensiero Politico presso l’Università di Salerno. Membro dei comitati di direzione delle riviste “Democrazia e Diritto “e “Rivista di Politica”. Ricercatore del Centro per la Riforma dello Stato di Roma (CRS). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo le più recenti: “Populismo progressivo” (Castelvecchi, 2018) e la curatela del libro di Horacio González “Il nostro Gramsci” (Castelvecchi 2019).
Modera: Diego Melegari, membro dell’associazione di Parma “La Radice”, redattore de La Fionda e lui stesso autore di un articolo sull’ultimo numero intitolato: “Lo sciame e il formicaio. Risignificare la libertà per ricostruire la politica”.
Info:
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