Il numero 387 di Diorama Letterario è già in distribuzione, l’invito è quello di abbonarsi per sostenere la Rivista. Nata nel 1976 come un semplice bollettino ciclostilato e passato due anni dopo alla versione a stampa, Diorama si è prefisso sin dall’inizio il compito di combattere, sul piano delle idee, il progetto di omologazione planetaria che la cultura individualista, materialista e cosmopolita oggi egemone cerca di imporre, e di costruire nuove sintesi ideologiche fondate sul rispetto delle identità culturali dei popoli, sulla difesa dell’ambiente naturale e sulla promozione dello spirito comunitario.
Marco Tarchi
INDICE del numero 387 (settembre-ottobre 2025):
IL PUNTO
Il regno dell’ipocrisia (Marco Tarchi)
LABORATORIO
Il disaccoppiamento (Alain de Benoist)
Ancora sulla guerra in Ucraina (Alain de Benoist)
Quanti danni fa la nostalgia in economia? Quanti può farne l’economia alla qualità della vita dei popoli e a quella degli uomini che ne fanno parte? (Franco Franzi)
Palantir (Eduardo Zarelli)
Trading ad alta frequenza: come gli algoritmi riscrivono le quotazioni borsistiche (Guillaume Travers)
OSSERVATORIO
In Iran, la diplomazia europea si è sgretolata (Thierry Coville-Daoud Boughezala)
Come l’Occidente ha perso la Russia (Jean-Robert Raviot-Gabriel Piniés)
ANALISI
Destre, il prezzo di cambiar pelle (Marco Tarchi)
IDEE
Siddhart Kara, Rosso cobalto (Giuseppe Giaccio)
Christophe Guilluy, La società non esiste (Mario De Fazio)
Valerio Renzi, Fascismo mainstream (Marco Tarchi)
SCIENZE SOCIALI
Patrick J. Deneen, Cambio di regime (Eduardo Zarelli)
POLITICA
Massimo Arcangeli, Il Melonario (Marco Tarchi)
Giuseppe Culicchia, Uccidere un fascista (Marco Tarchi)
Andrea Minuz, C’eravamo tanto odiati (Marco Tarchi)
L’INTERVISTA
Dal re di Starlin un mix di liberismo e tecnocrazia (Marco Tarchi)
FILOSOFIA
Alberto Giovanni Biuso, Zdanov. Sul politicamente corretto (Francesco Marotta)
ARTE
Vittorio Sgarbi, Arte e fascismo (Michele Del Vecchio)
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